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Villone: "Norma incostituzionale Mattarella non deve firmarla”
di Massimo Villone da Il Fatto Quotidiano del 20/5/2019
“La responsabilità politica del contenuto del decreto è di certo del governo, ma la firma del capo dello Stato è necessaria". Massimo Villone, costituzionalista ed ex senatore, ha firmato un appello con alcuni colleghi contro il decreto sicurezza bis: la sua tesi è che, venisse approvato, Sergio Mattarella non dovrebbe firmarlo. Ci spieghi. Intanto va chiarito il ruolo del presidente. Se si trattasse della legge di conversione del decreto, il Colle potrebbe solo rimandarla alle Camere e, se gli tornasse indietro, dovrebbe promulgarla. Nel caso del decreto, invece, l'atto non può essere emanato senza la sua firma: è diversa l'intensità della sua presenza e questo comporta una più intensa assunzione di responsabilità e un controllo più incisivo dei requisiti di costituzionalità anche perché quel testo entra subito in vigore. E quindi? La mia opinione è: stavolta non se la può cavare mandando una letterina. Deve far sapere ai proponenti che non firmerà il decreto e, nel caso, non firmarlo: ci sono troppi profili di incostituzionalità. Pensi al 'riscatto' per ogni naufrago salvato in mare o alle norme sull'ordine pubblico che addirittura raddoppiano le sanzioni previste dal legislatore fascista. Lei è perplesso anche sui requisiti di "necessità e urgenza" obbligatori per emanarlo. Certo. Dove sono necessità e urgenza? Dov’è l'emergenza immigrazione? Dove sono i disordini per le strade? Ci sono solo un bel po' di lenzuola... S'è fatto un'idea del perché Salvini abbia prodotto un decreto così scombiccherato? Non è casuale e non è un errore. È il modo in cui rappresenta sé stesso ed è così che consolida il suo consenso che il decreto passi oppure no.
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